Educazione. 3 Inviti.




Premesse.
Avrei voluto comporre un post su tutto ciò che riguardava feste, inviti, cerimonie e regali. Mi sono resa conto dell'incredibile mole di righe e ho deciso di frammentare. In questo caso, ho un po' tradito la mia vena prolissa. Chiedo grazia.
Non ho letto libri su educazione/galateo/buone maniere et similia. Questi sono i consigli per ciò che riguarda l'educazione vista da me, e non è poco. Sono fermamente convinta che la buona educazione sia uno stile di vita pressoché innato. Gli aiuti ed i piccoli accorgimenti che ci sono stati impartiti, se non hanno trovato terreno fertile, difficilmente potranno attecchire attraverso la lettura di un testo noioso e didattico. Gli errori che segnalo sono, invece, esempi reali e concreti tratti da diverse tipologie di comportamenti osservati, studiati e meditati in prima persona. In questo modo è davvero facile potersi riconoscere e con il sorriso cercare di migliorare alcuni aspetti che non ci soddisfano. Con molta probabilità, sconsiglierò alcune cose ammesse dal testo inamidato, e viceversa. Se voleste smentirmi, internet e le librerie sono a vostra completa disposizione.


Gli inviti per eventi minori (compleanni, lauree, conferenze, cene private, vernissage, aperitivi) dovrebbero essere creati e spediti ad ogni ospite almeno venti giorni prima. L'invito per conferenze, mostre, cene di beneficenza, aperitivi di presentazione, dovrebbe contenere il cognome (preferirei anche il nome) dell'invitato (stampato sull'invito stesso, o scritto a mano sulla busta) e privilegiare i dati fondamentali come luogo, data e ora (riservare ad essi un piccolo spazio in basso a destra oltre ad essere di cattivo gusto, diventa un auto-sabotaggio strategico e comunicativo). I vari loghi (organizzatori, federazioni, sponsor) non dovrebbero occupare più del 60% della superficie disponibile. Inoltre, l'invito deve sempre riportare un recapito telefonico ed un indirizzo e-mail per chiunque volesse rispondere o avere informazioni in merito all'evento stesso. I recapiti telefonici, specialmente i numeri di cellulare, sono di fondamentale importanza se l'evento è organizzato in un luogo poco noto o con difficile accesso. Al numero indicato, l'organizzatore (eventualmente un suo sostituto) deve sempre essere reperibile, sopratutto durante le tre ore precedenti e l'ora successiva dall'inizio dell'evento, per dare indicazioni e informazioni agli invitati.

Su sfondo, decorazioni ed eventuali cornici avete campo libero, l'importante è cercare di svincolarsi dagli odiosi preformati. In caso di testi lunghi o di dimensioni ridotte, sconsiglio la scelta un carattere particolarmente estroso in dimensione minuta. Inoltre, l'alternanza di stili favorisce un risultato disomogeneo, da evitare, quindi, per inviti formali. 
La scelta del testo deve essere curata ed accattivante. Nello specifico, su un invito per una conferenza, si dovrebbero trovare il nome e la qualifica, preferibilmente in ordine di intervento, di ciascun relatore; per un invito ad un vernissage, gradirei una scheda sintetica sull'autore, sul suo stile e sulla mostra. 
Quando sugli inviti viene indicato il dress code, preferisco non partecipare e cestinare tutto: se si sente la necessità di suggerire l'abbigliamento, vuol dire che l'organizzatore non ripone fiducia alcuna negli invitati, ergo, implicitamente, li umilia. (Il mio rimprovero è diretto anche agli inviti impersonali che ricevono gli ospiti delle navi da crociera per le serate di gala, nei quali si trova la gentile imposizione di un abito nero elegante.)

Attraverso i social è possibile creare eventi ed invitare gli amici. Inoltre, non sono ancora passati di moda i famosi messaggi-invito sul cellulare. Ebbene, quelli NON sono inviti. Rifiutate sempre. Chi non riesce, attraverso una semplice telefonata o con un incontro vis à vis, a trasmettervi l'importanza della vostra presenza, non merita attenzione.

-Gli inviti creati sul social network possono avere diversi scopi. Se tendono ad informare, tenere aggiornati e ricordare ad amici e conoscenti l'evento al quale sono già stati precedentemente invitati, possono essere considerati un supporto alla pubblicizzazione dell'evento stesso. In questo caso, e solo dopo aver ricevuto regolare invito, posso promuovere l'utilizzo di questo mezzo.-

Agli inviti si deve sempre rispondere per tempo. Anche e sopratutto quando non si è nelle condizioni di poter partecipare. Naturalmente, se l'invito proviene da ospiti particolarmente ostili (invito alla laurea della tua collega che ti ha passato gli appunti sbagliati; invito al matrimonio del tuo ex fidanzato; invito alla conferenza su Industria e Cemento Armato, diretto a te, convinta ecologista), cestinatelo senza problemi né ripensamenti.
Spesso, si prediligono i canali telefonico-informatico. In casi di particolare urgenza, per specifica richiesta dell'ospite, o per impossibilità materiale, ammetto che si possa rispondere attraverso una telefonata e addirittura attraverso una mail. Il contenuto di entrambe deve essere cortese, in particolar modo se conoscete personalmente l'organizzatore. Scegliendo la mail, chiedete, sempre ed in modo esplicito, una risposta per verificare l'avvenuta ricezione della vostra. (Per favore, in questi casi, non cliccate sull'icona priorità.)

E' rigorosamente vietato far scrivere le risposte ad altre persone. Segretari, assistenti, figli, compagni, amici, devono adempiere altri compiti. Chi non riesce a trovare il tempo per ringraziare e confermare la propria presenza, dovrebbe rimanere a casa.

Nonostante gli amanti del codice di Hammurabi prediligano un comportamento equo (rispondere nello stesso modo in cui si è stati invitati), io non posso che consigliare un'elegante carta da lettere, penna  (non ho scritto stilografica, perché, checché se ne dica, qualsiasi tipo di penna di colore blu o nero andrà bene. VIETATO l'utilizzo di computer e stampante) e francobollo. Questo metodo, poco consono alle abitudini della nostra società dell'ultimo minuto, viene privilegiato in caso di inviti ad eventi maggiori (matrimoni, cerimonie in Chiesa, eventi privati) per i quali è richiesto un preavviso di almeno due mesi. Avrete così sufficiente tempo, anche in caso di sciopero dei servizi postali, per potervi congratulare e confermare la vostra presenza. L'ospite che riceverà la vostra lettera, si premurerà di raggiungervi con una telefonata e ringraziarvi a sua volta.

Il tempo di risposta, per eventi minori e maggiori, è sempre di una settimana, da calcolare contando anche il giorno di avvenuta notifica dell'invito. Se l'organizzatore di un evento minore non ha rispettato il termine dei 20 giorni, e l'invito ha breve scadenza potete regolarvi in questo modo: si può rispondere almeno una settimana prima del giorno dell'evento, almeno due giorni dopo dalla ricezione dell'invito se mancano dai 5 ai 3 giorni, con una telefonata se il tempo è davvero limitato. Altrimenti, se ricevere gli inviti con poco preavviso vi infastidisce, cestinate tutto e scrivete una e-mail all'organizzatore per informarlo della vostra assenza, senza fronzoli e smancerie.

Non sono considerate risposte valide: SMS sul cellulare, conversazioni pubbliche e private sui social network, mail senza "ricevuta di ritorno", attraverso un tramite (qualora si tratti di cene, aperitivi o eventi in cui è necessario stabilire un numero preciso per evitare gli sprechi.)
Gli organizzatori sono autorizzati a ritenere assenti coloro che utilizzano uno dei metodi sopra citati o che rispondono agli inviti consegnati correttamente, in forte ritardo rispetto ai termini. Naturalmente, nulla vieta agli ospiti cortesi di soprassedere sulla questione puntualità.








Commenti

  1. Anonimo7:30 PM

    Ognuno a casa propria può fare ciò che vuole.

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  2. Caro Anonimo, hai ragione. Ma l'educazione è un'altra cosa.

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