Participio presente del verbo amare




Quando si è convinti di essere persone fragili, non c'è persona al mondo né catastrofi pregresse, superate egregiamente, che possano persuadere del contrario.
Complimenti e apprezzamenti si dissolvono con graziosi "no, ma non è vero" "figurarsi" "ma cosa dici?" "non è niente di che"; abusando delle suddette tiritere, che la gente interpreterà per spocchiosa falsa modestia, si raggiunge il nirvana.

Nella temeraria impresa per la costruzione di un carattere, hanno una percentuale maggiore di riuscita parziale i cosiddetti "NO" a situazioni idilliache: no al matrimonio senza amore, no ai regali, no allo sperpero di denaro, no a lavori per raccomandazione.

-potevi essere mamma da anni, ormai.
-posso esserlo ancora. i figli sono atti d'amore.
-avrebbe avuto quasi due anni adesso.
-credi che non amerò più?
-se non hai amato me, ne dubito.

-sì, tu dalla nostra storia non ci hai guadagnato niente.
-cosa si dovrebbe guadagnare da una relazione?
-beh, io ho fatto lavorare tanta gente, anche la frigida...
-avessi trentotto anni, mi vergognerei a chiedere aiuto ad un tizio che tratto male.
-diciamo che era una professionista...
-a quasi quarant'anni, una professionista che utilizza un altro perché non sa trovare lavoro, ma che cazzo di falliti frequenti? 

Se la gente continua a guardarmi come fossi una povera mentecatta, avendo preferito la verità a squallide convenzioni sociali, io ricambio lo sguardo con surplus di tracotante disgusto.
Lo stesso che ho quando uomini impegnati mi chiedono di uscire.

Questa moda del rimpiazzo facile, delle foto da apprezzare, come se si potesse scegliere da un catalogo il prossimo oggetto sessuale, ha rovinato la qualità delle nostre relazioni e sgretolato le già poche chance di fidarsi della gente. Non siamo più abituati all'Amore. Amiamo senza amarci davvero. Vogliamo tutto: le camicie inamidate e il brivido della sconosciuta; la cena pronta in tavola e la maja desnuda a letto. Siamo ben lieti di perderci dietro effimeri piaceri, piuttosto che impegnarci nella costruzione di un rapporto pieno di fiducia, stima, passione. L'arcano impegno, questo sconosciuto, legato sempre a qualcosa di gravoso: lavoro, doveri, oneri... senza ricordarci che ogni traguardo e tutte le cose che contano nella nostra vita si possono raggiungere solo così, con impegno costante, giorno dopo giorno.
Entrare in quest'ottica è un privilegio non concesso a tutti, ma chi vi riesce merita di amare ed essere amato con la sincerità del cuore.

Per quanto mi riguarda, non so quali caratteristiche, ed equipaggiamenti tattici, debba possedere un'amante. Ma so che non potrei assumerne le sembianze, neppure per scherzo: provo ancora vergogna nel ripensare ad una relazione, intrapresa solo dopo aver lasciato entrambi i rispettivi compagni, platonica. Quei due stavano insieme da nove anni. I genitori di lui, specialmente il padre, la adoravano. Che sia stata il genere di ragazza che pubblica sui social le foto del rimpiazzo a meno di un mese dallo straziante abbandono subìto, non mi riguarda. Mi avrà calunniata, cercata su internet, derisa, ma credo mi dispiacerà sempre per lei.




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