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Niente
Il tuo termine di paragone è sbagliato. E' impossibile fare il confronto. Non aveva la risolutezza, lo spietato desiderio di vincere, l'intelligenza per farlo. Ha abbandonato il certo, piuttosto che tenerselo caro, e anche le mosche son volate via dal suo pugno. Adesso è niente.
Ed io non riesco ad accettare chi ha scelto di perdere. Chi non ha neppure provato a vincere. Chi mi ha fatto annoiare.
Ho smesso di farmi piacere il fallimento, di consolare l'altrui pigrizia, di giustificare l'ingordo egoismo.
Restituisco, con gioia, ciò che il perdente è riuscito a darmi: niente.
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