Investimenti




Se si potessero valutare, a priori, le conseguenze delle proprie scelte, il rischio non esisterebbe.

Ma se si è già avuta la possibilità di investire energie, risorse e denaro, in un'impresa votata al fallimento, in un'attività che ti ha deluso, che ti ha reso zimbello della società, che senso ha perseverare nell'errore?

La pigrizia è talmente radicata nella tua anima da non farti prendere neppure in considerazione di valutare una strategia che contempli la diversificazione del rischio? 
Con ostinazione, ti precludi il sostegno di un'impresa collaterale che ti salvi dal ridicolo di ogni tuo passo falso, solo perché non vuoi impegnarti anche in essa per poltroneria, oziosità, ignavia. 

E' così difficile impegnarsi in un free risk? 
Cercare un investimento che possa insegnarti cos'è che conta davvero nella vita, e raddoppiare tutte le energie che tu impieghi in esso, non è utopia. 

Il brivido del rischio ti tiene sveglio la notte -per farti soffrire nella vana ricerca di qualcosa in più di cui non hai bisogno- e non ti riscalda mai quando, deluso, vaghi in cerca di sostegno e di conforto.

Chi non sa impiegare il proprio capitale "umano", e non chiede aiuto, sprofonda nella solitudine. 


(Se avessi saputo, fin dall'inizio, che la sconfitta sarebbe stata il colpo di grazia alla tua, già precaria, situazione, avresti, di sicuro, investito il tuo tempo con persone più nobili in un'attività meno meschina e più redditizia, non è così?)



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