Non trascorre giorno senza nuvole. Non trascorre notte senza pianto.
Fortunatamente
si trovava già seduta, sobria, e talmente stanca da non riuscire ad esprimere
il suo disagio, la sua rabbia, la tristezza che era, ormai, la sua ombra da
molti anni. Si ripeteva che non ci sarebbe stata la volta successiva. Sarebbe
cambiato tutto. Aveva provato, senza successo, anche a tagliarsi i capelli, a
cambiarne il colore. Niente. Non era lei il problema. E quella sera, dopo aver
aperto le fauci di lucifero, ne aveva avuto un ulteriore conferma. Ancora una
volta non sapeva cosa fare.
La sua
vita è già decisa. Gli altri l'hanno plasmata in questi tre lunghi e monotoni
anni. Le hanno dato una nuova forma, un nome e le riserbavano il trattamento
che contraddistingue le relazioni con un pazzo, sottoposto o animale.
Odiava la parola accondiscendenza. Tutti le
ordinavano di fare qualcosa per loro, e dopo la trattavano con
accondiscendenza. Ma proprio dalla persona che non usava mezzi termini, che si
esprimeva con un eloquio attento e forbito, i cui voli cerebrali pindarici
lasciavano di stucco chiunque, ecco, proprio da quella persona non si sarebbe
aspettata un tale appiattimento. Diceva di amarla. Balle. Diceva di volerle
stare accanto mentre andava via, sempre più lontano da lei. Diceva tante cose,
ed era pure convincente. Poi, scappava. Perché scappare è più semplice che
dimostrare. Dimostrare realmente quello che si millanta di provare.
Si consolava e si addolorava al contempo,
pensando al domani.
Sapeva
che i miglioramenti, pur avendo natura preziosa e rara, potevano verificarsi.
Ma quei lunghissimi tre anni le avevano insegnato che non trascorre giorno
senza nuvole. Non trascorre notte senza pianto. Insonne e triste, si voltò.
Spense la tv, ma ne sentiva ancora il ronzio. Assordante. Con molta fatica, non
figurata, si alzò, si abbassò e staccò la spina.
"Sarebbe bello", pensò, "poter
staccare la spina a tutte le situazioni che non ci soddisfano più. Senza
ripensamenti, senza addolorarsi e addolorare, senza noie e chiacchiere
inutili".
Un sogno ad occhi aperti, forse.
Ma, in fondo, tradita dalla realtà, poteva
trovare conforto solo nei sogni, come una pazza che va trattata con
accondiscendenza.
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